Réda Zine e Danilo Mineo, musica e immagini per raccontare l’Africa
Musica sperimentale e cinema post-coloniale
La proposta del duo Zine-Mineo nasce dalla volontà di estendere ricerche timbriche e iconografiche, legate a un certo patrimonio cinematografico africano e mediorientale, approfondite negli ultimi anni, dai due artisti, dall’Italia al Marocco, dall’Egitto all’Etiopia (con la band Fawda) e attraverso il laboratorio di Musica Gnawa che dirigono.
Un’anteprima del lavoro di questo duo è stata presentata nel 2019 all’Oratorio San Filippo Neri Bologna nella rassegna “L’Altra riva: dialoghi di archeologia” e nel 2020 al Museo della Musica di Bologna all’interno del Bologna jazz Festival.
Il viaggio sonoro prende spunto da sequenze di film importanti del primo periodo postcoloniale, con tematiche di rappresentazione rituali, specificità naturali, archeologiche, ambientali e culturali.
Il dialogo si instaura tra le sonorità del guembri, quelle della chitarra elettrica con sapore “désert blues” e le atmosfere percussive e sperimentali afrofuturiste.
La voce introduce le sequenze e risponde alla chitarra; i pattern ritmici ipnotici lasciano un largo spazio ai colori degli effetti analogici di strumenti autocostruiti.
Dal silenzio della sala e dal nero della schermata si sviluppano onde sonore e vibrazioni ancestrali in cui l’assenza si fa presenza e il viaggio onirico riflette sui disequilibri contemporanei.