Codice Bologna 1980-2020, il film di Angelini sulla strage di Bologna
In occasione della commemorazione del 42esimo anniversario della strage del 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna, Frida nel parco, il chiosco azzurro che si trova in Montagnola, luogo di cultura e socialità, insieme all’associazione #FreeMontagnola Aps, invita alla proiezione del film documentario Codice Bologna 1980 – 2020 di Paolo “Fiore” Angelini, lunedì 1 agosto, a partire dalle ore 21.45.
La serata, in collaborazione con l’Associazione tra i Familiari delle Vittime della Strage alla Stazione di Bologna, prevede la proiezione del film realizzato grazie al sostegno della Regione Emilia-Romagna, presentato, due anni fa, il giorno 2 agosto 2020 in Piazza Maggiore a Bologna, dopo il concerto in memoria delle vittime della strage.
SINOSSI DEL FILM
I famigliari delle vittime della strage alla Stazione di Bologna del 2 agosto 1980, mesi dopo la tragedia che li ha straziati, si costituiscono in Associazione. Pretendono giustizia. Fino a quel momento le stragi, scia di sangue iniziata da Portella della Ginestra, non hanno colpevoli.
L’Associazione inizia a raccogliere e organizzare i materiali d’indagine per dare aiuto agli avvocati nell’ affrontare la mole di atti, filoni di indagini e depistaggi, che via via si vanno accumulando.
Servendosi di un rudimentale software, Informix, l’Associazione crea un archivio digitale e mette a punto una mappa per orientarsi nelle centinaia di migliaia di atti, il Codice Bologna. Dopo cinque gradi di Giudizio, nel 1995 arrivano le sentenze definitive di condanna. Per la strage di Bologna esistono i colpevoli. E’ un primo risultato, ma ancora molte tessere mancano al mosaico.
Nel 2008 il materiale processuale della strage di Bologna, un milione di atti, un milione di immagini e migliaia di ore di intercettazioni audio, giace, prossimo a deteriorarsi, in un deposito. Alcuni magistrati e l’Associazione delle Vittime progettano e danno vita con il sostegno dei volontari dell’Auser, della Regione Emilia-Romagna e dall’Archivio di Stato, alla digitalizzazione di quel giacimento. Un lungo lavoro iniziato nel 2012, che si conclude nel 2019, ma che già a partire dal 2017 permetterà di avviare nuove indagini. Oggi, grazie all’instancabile volontà di umanità e giustizia di quegli uomini, è possibile addentrarsi senza perdersi in quella vastità di materiali. Grazie alla digitalizzazione e a un avanzato sistema di ricerca è possibile leggere e confrontare, mettere in relazione, fatti e persone, far emergere verità sepolte.
CREDITI
PRODOTTO da: Kobalt Entertainment
CON IL SOSTEGNO DI: Regione Emilia-Romagna, History – Sky
PRODUZIONE ESECUTIVA: Serena Gramizzi | Bo Film
ORGANIZZAZIONE GENERALE: Marilisa Murgia
DA UN’IDEA DI: David Moscato
SCENEGGIATURA: Paolo Fiore Angelini
CON: Elena Barca, Gabriele Bezzi, Paolo Bolognesi, Alessandro Forti, Leonardo Grassi, Ilaria
Moroni, Carlo Sorgi, Andrea Speranzoni
FOTOGRAFIA: Tommaso Alvisi
MONTAGGIO E GRAFICHE: Massimiliano Bartolini
SUONO E POST AUDIO: Giovanni Frezza
MUSICHE: Stefano Pilia
SVILUPPO: Erika Scandone
RICERCHE DI ARCHIVIO: Alberto Murmura